Parassiti dei tarli

I parassiti dei tarli sono dei piccoli Imenotteri in grado di attaccare i tarli e di pungere anche l’uomo. Tra le specie presenti in Italia, è bene citare: Sclerodermus domesticus Cephalonomia gallicola. Appartenenti alla famiglia dei Betilidi, morfologicamente ricordano una piccola formica, stretta ed allungata, di maggiori dimensioni e di colore: 

  • bruno, lo Scleroderma (3-4 mm);
  • arancione e un po’ più piccola, la Cefalonomia. 
PARASSITI DEI TARLI

Parassiti dei tarli: caratteristiche principali

Le femmine, per deporre le uova, percorrono le pareti delle stanze ed accidentalmente si possono rinvenire su: 

  1. tende;
  2. lenzuola; 
  3. divani; 
  4. poltrone; 
  5. stoffe varie.

Così, sono in grado di entrare in contatto con l’uomo e pungerlo con il proprio aculeo, iniettando il veleno utilizzato per intossicare le larve dei tarli. Uno solo di questi piccoli parassiti è in grado di procurare anche 40-50 lesioni sugli arti, sul petto e sulla schiena.

Le papule sono dure, rossastre e pruriginose, persistenti anche per dieci giorni. Oltre ai forti fastidi fisici, questi insetti possono causare notevoli disagi psicologici: psicosi da insetti. 


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