Processionaria

La Processionaria del pino consiste in un insetto appartenente all’ordine dei lepidotteripiù specificamente alla famiglia Thaumetopoeidae. Le larve sono gregarie già dalla prima età ed i loro spostamenti procedono maggiormente in fila indiana.

Comportandosi cosi, ogni larva tocca con il proprio capo i peli dell’addome della precedente.
I pini vengono completamente defogliati durante gli spostamenti. Ciò causa un aggravamento dello stato fitosanitario, con conseguente ritardo nello sviluppo, e diventando facile preda di altri fitofagi forestali.

I peli urticanti di queste larve, liberati nell’ambiente, causano, nei passanti e negli animali a sangue caldo, irritazioni oculari, cutanee ed alle vie respiratorie con conseguenze abbastanza gravi.

Processionaria del pino
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Processionaria: diffusione

La processionaria del pino è diffusa dal centro al sud dell’Europa, raggiungendo anche Turchia e Marocco. Il comportamento delle larve è strettamente dipendente con la temperatura esterna. Le temperature prescelte oscillano tra 20°C e 25°C. A 30°C la colonia si disperde, mentre a 32°C si ha la morte di quasi tutte le larve. Invece, al di sotto dei 20°C e fino ai 10°C, la loro attività diminuisce notevolmente. 

Processionaria: biologia

Gli adulti fuoriescono dal terreno tra giugno e luglio, trasferendosi su un qualsiasi supporto verticale dove avverrà la fecondazione. Le femmine fecondate volano nella notte alla ricerca di essenze preferite, spostandosi anche diversi chilometri.

Ognuna può deporre fino a 300 uova, che vengono ricoperte di squame, intorno ad una coppia di aghi a manicotto. Le larve neonate restano a contatto tra loro grazie alla presenza dei fili sericei, che producono, e che servono per marcare gli aghi durante gli spostamenti, impedendo così gli attacchi da larve estranee. 

Danni causati dalla processionaria

Notevoli sono i danni causati dalla processionaria: tra i principali vi è la defogliazione delle piante, aggravato se giovani specie vengono attaccate. La perdita delle foglie causa un indebolimento e ciò conduce ad una diminuzione dell’incremento legnoso, e nei casi più gravi, si ha addirittura la morte del getto. 

Le specie di pini più colpiti dalla processionaria

Le piante ospiti di questi parassiti appartengono al genere Pino (Pinus), ricordiamo, perciò: 

  • Pino Nero (Pinus nigra)
  • Pino Silvestre (Pinus sylvestris)
  • Pino D’Aleppo (Pinus halepensis)
  • Pino Domestico (Pinus pinea)
  • Pino Marittimo (Pinus pinaster).
    In via del tutto eccezionale, anche Larici Cedri possono esser colpiti. 

Controllare gli attacchi e ridurli

Non è semplice liberarsi della processionaria, poiché risulta difficoltoso raggiungere i nidi, posti tra 6 ed 8 metri di altezza. Inoltre, non sempre è possibile operare da terra, dato che gli attacchi siano in boschi e laddove la vegetazione impedisce di effettuare le dovute manovre.

Perciò, risulta efficace utilizzare prodotti chimici, quali il diflubenzuron, con la sua azione specifica, non nuoce gravemente sugli insetti parassiti. È possibile operare iniezioni di insetticidi all’interno dei nidi, o spennellature sul tronco per impedire il passaggio delle larve.

Inoltre, si può effettuare la distruzione dei pre-nidi e dei nidi invernali insieme all’isolamento di quest’ultimi. Da non dimenticare anche l’efficacia dell’impiego di attrattivi sessuali (feromoni) per riuscir a controllare questo temibile defogliatore.



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