Differenza tra Acari e Zecche

La differenza tra acari e zecche è evidentissima dal punto di vista della composizione strutturale del corpo.

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Acari e zecche appartengono alla stessa famiglia degli aracnidi. Gli acari sono di dimensioni molto piccole, per lo più da 0,5 a 2 mm.
Alcune specie scendono addirittura a 0,1 mm, mentre le zecche sono parassiti esterni delle dimensioni di che variano da qualche millimetro ad appena un centimetro.

Differenza tra acari e zecche
DIFFERENZA TRA ACARI E ZECCHE

Gli acari appartengono alla famiglia degli aracnidi. Non sono insetti per cui una disinfestazione contro gli aracnidi richiede prodotti specifici micro-incapsulati e acaricidi.

Questi piccolissimi animali  conducono vita libera ed hanno diversi regimi alimentari; fitofagi ( che si cibano di piante) saprofagi (si nutrono sostanze organiche in decomposizione) detritivori (Si nutrono di materiale organico morto e scartato).

Si trovano ovunque ci sia della sostanza organica animale o vegetale da utilizzare.
Molti di essi vengono trasportati dentro le case attraverso la polvere.
Le specie  di interesse sanitario che coinvolgono l’uomo  e  che di conseguenza  necessitano di una disinfestazione obbligatoria sono moltissimi.

In Italia l’acaro di maggior interesse sanitario è l’acaro della scabbia, un parassita cosmopolita ancora moto diffuso. I sintomi insorgono dopo 3-4 settimane dall’infestazione ed è essenzialmente di origine allergica.

La trasmissione ha luogo per contatto ma è impossibile effettuare una diagnosi prima delle tre settimane cioè prima dell’insorgere del prurito.
Alcune specie di acari ( acari trombiculidi) possono trasmettere Rickettsie che sono patogene per l’uomo ( febbri che trasmettono batteri ).

ACARO DELLA SCABBIA

La scabbia umana è causata da un acaro  ectoparassita (Parassita che vive sulla superficie del corpo dell’ospite, in questi casi dell’uomo) Sarcoptes scabie, altre forme di scabbia possono tuttavia essere trasmesse all’uomo da animali domestici.

L’acaro della scabbia misura circa ½ mm, esso scava dei veri e propri tunnel  dentro lo strato più esterno della pelle depositando le sue uova, 2 – 3 al giorno per una ventina di giorni.

La trasmissione dell’acaro della scabbia avviene principalmente per contatto diretto, raramente attraverso lo scambio si vestiti, lenzuola ecc.
Le zone del corpo umano più colpite sono quelle dove la pelle è più morbida, tra le dita, nell’incavo dei gomiti e sui polsi.

L’irritazione causata è principalmente di origine allergica, si manifesta con arrossamento delle parti interessate e intenso prurito.

Come accennato sopra vi sono anche gli acari degli animali che possono attaccare l’uomo causando intense irritazioni. Fortunatamente questo genere di acaro (Sporoptes) non essendo un parassita specifico dell’uomo (come il genere Sarcoptes scabie,) linfestazione sull’uomo non è persistente.

ACARO DELLA POLVERE

Appartengono agli acari della polvere i seguenti gruppi di acari: PYROGLYPHIDAE-GLYCYPHAGIDAE-CARPOGLYPHIDAE
PYROGLYPHIDAE
: ( Acaro Dermatophagoides pteronyssinus- Dermatophagoides farinae- Euroglyphus maynei).

L’acarofauna domestica è in pratica dominata da queste famiglie di acari; In ambienti umidi predominano il pteronyssinus ed il Maynei ; in quelli più secchi domina invece il farinae.

Sono gli acari della polvere numericamente più rappresentati specie nelle camere da letto. Questi acari sono in grado di indurre a soggetti sensibili forme croniche di  asma  erroneamente confusa con la “allergia della polvere delle case”.

Gli acari possono raggiungere la lunghezza di 0,5 mm e vivono nella polvere, nei materassi, nei cuscini nei tendaggi, nei tappeti, nella moquettes, ecc.

In questi ecosistemi gli acari trovano le condizioni climatiche favorevoli per il loro sviluppo: Umidità relativa elevata  temperature tra i 20 e i 25 gradi, presenza di nutrimento rappresentato dalla desquamazione di cute umana e residui di alimenti.

Sono presenti in tutte le case ma la densità della loro popolazione non dipende dalle scarse condizioni igieniche ma bensì dal microclima dell’abitazione.

L’acaro PYROGLYPHIDAE infatti è molto sensibile al grado di umidità relativa. Più un ambiente è caldo-umido più l’acaro si sviluppa velocemente.

Purtroppo l’inalazione involontaria ( attraverso la polvere) del corpo dell’acaro, delle carcasse oppure dei loro escrementi sono la causa di allergie che vanno dagli starnuti, all’asma, all’orticaria, e alla dermatite.

La loro densità aumenta nel periodo  maggio e ottobre mentre nelle zone di montagna sono praticamente ridotti al minimo.
Nel caso degli acari domestici non basta ucciderli ma bisogna eliminare i loro corpi. I residui dei loro corpi e le loro feci come abbiamo detto prima sono altamente allergeniche.

ACARI DELLE DERRATE ALIMENTARI

Gli acari delle derrate alimentari vivono su materiali organici soprattutto di origine vegetale:
Le specie più diffuse sono: ACARO SIRIOS: Si trova principalmente in prodotti ricchi di proteine.

ACARO GLYCYFAGUS DESTRUCTOR ; lo troviamo in prevalenza associato al frumento
ACARO TYROPHAGUS PUTRESCETIAE presente in sostanze contenenti grassi.

Questi acari sono comunissimi sulle derrate alimentari immagazzinate ma anche su prosciutti, carni essiccate, formaggi .
Sono acari che si nutrono sia di muffe sia di sostanze alimentari contenenti grassi e costituiscono una vera piaga per i magazzini di stagionatura dei formaggi e dei salumi.

Gli acari sono frequenti anche nelle abitazioni. In condizioni di elevata umidità relativa (70-90%) e temperatura di 20-25°, possono riprodursi in maniera da ricoprire le superfici di intere di pareti e mobili.

Nelle camere da letto la loro presenza è invece più occasionale. La permanenza in ambienti con grandi popolazioni di questi acari può causare fenomeni di sensibilizzazione allergica nell’uomo.

Consigliamo di rimuovere eventuali substrati alimentari attaccati dai parassiti e dopo di utilizzare un prodotto acaricida consigliato dalla nostra azienda di  disinfestazioni.

ACARI EMATOFAGI( Acari che si nutrono di sangue)

Le larve degli acari e le ninfe di questa specie si nutrono principalmente di linfa, me gli adulti sono ematofagi.
Il ciclo vitale si compie in 8-28 giorni e include: uovo, larve, protoninfa, deutoninfa ed adulto.

Sono dei parassiti di mammiferi e possono essere vettori di Hepatozoon Murris ed Hepatozoo Criceti ( Sono entrambi dei protozoi parassiti di rattitopi  e criceti).

Quando l’infestazione di acari è rilevante può attaccare l’uomo sia allo stadio ninfale sia allo stadio adulto provocando irritazioni e dermatiti con comparsa di macchie rosse nelle zone interessate.
Questi acari colpiscono come abbiamo visto gli animali domestici. 

Appartengono a questi acari anche l’acaro Dermanyssus gallinae. Acaro cosmopolita dei polli, piccioni, uccelli selvatici ed non disdegna ad attaccare anche l’uomo. Si nutre di pasti di sangue di notte, mentre di giorno si nasconde nelle crepe di pareti di pavimenti ed anche in mezzo alla polvere.

Per finire bisogna sottolineare che molti acari ematofagi sono potenziali vettori di rickettsie patogene per gli uomini.

LE ZECCHE

Le zecche come gli acari appartengono all’ordine “Acarina” e sono di dimensioni maggiori rispetto agli acari da qualche mm. in più al più di 1 cm.

Nonostante una certa parentela tra i due gruppi di animali, le zecche si distinguono per il loro forma globosa. Non presentano segmentazioni in capo, torace e addome, sono prive di antenne e di ali.

Gli adulti e le ninfe delle zecche  possiedono quattro paia di zampe anziché tre. Mentre le larve possiedono 6 paia di zampe.
Esistono solo due famigli di zecche che differiscono tra loro per abitudini e morfologia. La famiglia degli Argasidi e quella degli Ixodidi.

Le zecche del genere Argas, sono parassiti del pollame e degli uccelli. Di giorno si nascondono nelle vicinanze dell’ospite e di notte lo attaccano succhiando  il sangue e possono rimanere attaccate all’ospite per giorni. Purtroppo qualche volta le zecche attaccano anche l’uomo veicolando diverse malattie molto pericolose!

Più numerose e  responsabili di danni maggiori sono le “zecche dure” appartenenti alla famiglia degli Ixodidi.
E’ frequente in quasi tutte le regioni italiane. Il suo habitat è rappresentato da luoghi ricchi di vegetazione erbosa e sottobosco in un clima fresco-umido.

A differenza delle zecche molli, le zecche dure si nutrano una volta sola di sangue, ma per un periodo più prolungato che può superare i 15 giorni. La zecca dura preferisce attaccare e nutrirsi sugli animali dotati di pelo.

L’attacco della zecca all’uomo è piuttosto occasionale. Sono interessate zone agricole, anche se non è possibile escludere la possibilità di infestazioni in ambiente urbano a causa del randagismo o dalla presenza di piccioni.


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